L’uso di parole coreane è aumentato come tendenza tra i fan del K-pop e del K-drama in tutto il mondo.
Alcune parole e slang che ricorrono frequentemente nella cultura popolare coreana sono state incorporate nel linguaggio quotidiano dei fan.
Queste parole includono “oppa”, il termine che le femmine usano per chiamare affettuosamente i maschi più grandi, e “aegyo”, che si riferisce ad una dimostrazione di dolcezza. Le parole coreane sono a volte alterate per un’ortografia e una pronuncia inglese. “Kyeopta” (originariamente pronunciato “gwiyeopda”) significa “è carino”, e “bogoshipo” (“bogosipeo”) significa “mi manchi”.
Le parole sono spesso riflessi di un aspetto specifico della cultura coreana che non può essere facilmente tradotto in inglese.
Una schermata mostra i risultati della ricerca su YouTube con la parola coreana “aegyo”. (YouTube)
I contenuti relativi ai termini abbondano online. YouTube trabocca di compilation di “migliori scene di aegyo degli idoli K-pop”. Lo YouTuber Kennie J. D., che pubblica video sulla lingua e la cultura coreana, ha dedicato un video a quanto sia ambiguo e difficile usare il termine “oppa” dalla prospettiva di uno straniero. I fan si riferiscono spesso ai membri più giovani dei gruppi K-pop come “maknae”, la parola coreana per “fratello più giovane”. La serie si chiama “My Korean Jagiya” — “jagiya” è un termine coreano usato per un amante, simile a “babe” o “honey”.
L’eroina Gia, interpretata da Heart Evangelista, è una spumeggiante fan del dramma coreano che inconsapevolmente incontra la sua cotta di lunga data, l’ex superstar coreana Kim Jun-ho, interpretato da Alexander Lee.
Lo scorso febbraio, Fandom Media, un collettivo di scrittori che scrivono su vari aspetti della cultura pop coreana, ha pubblicato un libro chiamato “K-pop Dictionary: 400 Essential K-pop & K-drama Vocabulary & Examples Every Fan Must Know,” che è disponibile su Amazon.
Il libro, scritto dal coreano-americano Kang Woo-sung, include tutto, dalle parole quotidiane come “chingu” (amico) e “jinjja” (davvero) agli slang contemporanei come “hul” e “daebak”, espressioni usate per indicare sorpresa, shock o gioia, e “aigoo”, usato quando qualcuno soffre o è incredulo.
C’è anche il gergo oscuro del fandom K-pop, come “sasaeng”, che si riferisce ai fan ossessivi ed esagerati che rintracciano le case e le vite private delle loro star preferite.
Di Rumy Doo ([email protected])