Qualsiasi riforma dell’attuale curriculum medico richiede una rivalutazione dei principi e delle pratiche del sistema di valutazione. Il test normativo-riferito che in questo momento è il metodo principale di valutazione è stato inizialmente progettato per classificare gli studenti ai fini della selezione. Le difficoltà sorgono quando viene utilizzato, come avviene attualmente, per la valutazione delle competenze. Il test riferito alle norme è spesso insensibile all’istruzione e, mentre fornisce informazioni sui punti di forza e di debolezza relativi degli studenti rispetto ai loro compagni, non fornisce una stima del livello assoluto di prestazione raggiunto. Oltre a promuovere la competizione tra gli studenti, il test con riferimento alle norme è meno adatto alla valutazione del programma. Poiché la principale responsabilità di una scuola di medicina è quella di produrre medici competenti e non di classificarli, è più ragionevole confrontare i risultati degli studenti con uno standard esterno di prestazione o criterio. I test basati su criteri, quindi, sono più adatti per la valutazione delle competenze e, in questo contesto, i punteggi percentuali delle competenze possono essere utilizzati quando c’è la necessità di classificare i risultati degli studenti ai fini della selezione. Si raccomanda che i test con riferimento ai criteri siano il metodo principale di valutazione, in quanto soddisfano al meglio gli obiettivi della scuola di medicina, sottolineando il raggiungimento di standard esterni chiaramente stabiliti e, quindi, garantendo un’alta qualità delle prestazioni.