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Chi è Parson Brown di Winter Wonderland – ed è una persona reale?

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18 novembre 2020, 16:13 | Aggiornato: 18 novembre 2020, 16:16

Winter Wonderland

Picture: Getty Images

Di Sofia Rizzi

Tutti cantiamo la melodia allegra a Natale, ma sappiamo davvero cosa stiamo cantando? Si scopre che Parson Brown ha più significato di quanto pensassimo.

Originariamente cantata da Richard Himber, ‘Winter Wonderland’ è diventata un classico natalizio coperto da oltre 200 artisti diversi, tra cui Frank Sinatra, Michael Bublé, Tony Bennett, Lady Gaga e Bing Crosby.

Storia della canzone ‘Winter Wonderland’: Chi l’ha scritta?

La canzone fu scritta nel 1934 da Felix Bernard e dal paroliere Richard B Smith. Racconta la storia di una scena innevata piena di campane da slitta, pupazzi di neve e fuochi di legna scoppiettanti.

Smith sarebbe stato ispirato a scrivere la canzone dopo aver visto il Central Park di Honesdale coperto di neve. Smith aveva scritto il testo mentre era in cura per la tubercolosi.

La canzone fu originariamente registrata da Richard Himber e la sua Hotel Ritz-Carlton Orchestra nel 1934, con Joey Nash alla voce:

A causa del suo tema stagionale, è spesso considerata una canzone natalizia nell’emisfero nord, anche se il Natale stesso non è mai menzionato nel testo.

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Tuttavia, c’è un verso del testo originale che non è molto chiaro per l’ascoltatore medio del 2018:

‘In the meadow we can build a snowman, and pretend that he is Parson Brown’

Il testo seguente è:
‘He’ll say, Are you married?
Diremo, No man
But you can do the job
When you’re in town.”

Cos’è un Parson e Parson Brown era una persona reale?

Il dizionario Collins definisce un Parson come “un prete della Chiesa d’Inghilterra con responsabilità per una piccola area locale”, il che spiega il testo sul legare il nodo.

Tuttavia, Parson Brown non era una persona reale – non che noi sappiamo, comunque.

Non c’era un Parson Brown prevalente durante il 20° secolo, quindi per ora assumiamo che il paroliere abbia deciso un nome che si adattasse al testo.

Così, non c’è un grande mistero dietro il testo – più che altro un linguaggio datato che potrebbe essere rinnovato.

In effetti, alcune versioni della canzone hanno cambiato il testo in ‘Nel prato possiamo costruire un pupazzo di neve, e fingere che sia un clown del circo’.

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