Confraternita Preraffaellita, gruppo di giovani pittori britannici che si unirono nel 1848 in reazione a ciò che essi concepivano essere la pittura storica poco fantasiosa e artificiale della Royal Academy e che presumibilmente cercavano di esprimere una nuova serietà morale e sincerità nelle loro opere. Erano ispirati dall’arte italiana del XIV e XV secolo, e la loro adozione del nome Preraffaelliti esprimeva la loro ammirazione per ciò che vedevano come la rappresentazione diretta e non complicata della natura tipica della pittura italiana prima dell’Alto Rinascimento e, in particolare, prima del tempo di Raffaello. Anche se la vita attiva della Confraternita durò non proprio cinque anni, la sua influenza sulla pittura in Gran Bretagna, e infine sulle arti decorative e sul design d’interni, fu profonda.
Charles L. Hutchinson Collection, 1925.722/Fotografia © The Art Institute of Chicago
La Confraternita Preraffaellita fu formata nel 1848 da tre studenti della Royal Academy: Dante Gabriel Rossetti, che era un poeta di talento oltre che un pittore, William Holman Hunt e John Everett Millais, tutti sotto i 25 anni. Il pittore James Collinson, il pittore e critico F.G. Stephens, lo scultore Thomas Woolner e il critico William Michael Rossetti (fratello di Dante Gabriel) si unirono a loro su invito. I pittori William Dyce e Ford Madox Brown, che agirono in parte come mentori dei più giovani, vennero ad adattare il loro lavoro allo stile preraffaellita.
La Confraternita iniziò immediatamente a produrre opere molto convincenti e significative. I loro quadri di soggetti religiosi e medievali si sforzarono di far rivivere il profondo sentimento religioso e l’ingenua, disadorna immediatezza della pittura fiorentina e senese del XV secolo. Lo stile che Hunt e Millais svilupparono era caratterizzato da un’illuminazione nitida e brillante, da un’atmosfera chiara e da una riproduzione quasi fotografica di dettagli minuti. Essi introdussero anche frequentemente un privato simbolismo poetico nelle loro rappresentazioni di soggetti biblici e temi letterari medievali. Il lavoro di Rossetti differisce da quello degli altri per la sua estetica più arcana e per la generale mancanza di interesse dell’artista nel copiare l’aspetto preciso degli oggetti in natura. La vitalità e la freschezza della visione sono le qualità più ammirevoli di questi primi dipinti preraffaelliti.
Alcuni dei membri fondatori esposero le loro prime opere in modo anonimo, firmando i loro dipinti con il monogramma PRB. Quando la loro identità e la loro giovinezza furono scoperte nel 1850, il loro lavoro fu aspramente criticato dal romanziere Charles Dickens, tra gli altri, non solo per il suo disprezzo degli ideali accademici di bellezza ma anche per la sua apparente irriverenza nel trattare temi religiosi con un realismo senza compromessi. Ciononostante, il principale critico d’arte dell’epoca, John Ruskin, difese strenuamente l’arte preraffaellita, e i membri del gruppo non rimasero mai senza mecenati.
Nel 1854 i membri della Confraternita Preraffaellita avevano preso le loro strade individuali, ma il loro stile ebbe un’ampia influenza e guadagnò molti seguaci durante gli anni 1850 e i primi anni ’60. Alla fine degli anni 1850 Dante Gabriel Rossetti si associò ai pittori più giovani Edward Burne-Jones e William Morris e si avvicinò a un romanticismo sensuale e quasi mistico. Millais, il pittore tecnicamente più dotato del gruppo, divenne un successo accademico. Hunt da solo perseguì lo stesso stile per la maggior parte della sua carriera e rimase fedele ai principi preraffaelliti. Il preraffaellitismo nella sua fase successiva è incarnato dai dipinti di Burne-Jones, caratterizzati da una tavolozza dai toni gioiello, figure elegantemente attenuate e soggetti e ambientazioni altamente fantasiosi.