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Crisi del quarto di vita

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Secondo Meredith Goldstein del Boston Globe, la crisi del quarto di vita si verifica nei vent’anni, dopo essere entrati nel “mondo reale” (cioè, dopo la laurea, e/o dopo aver lasciato la casa di famiglia). Lo psicologo tedesco Erik Erikson, che ha proposto otto crisi che gli esseri umani affrontano durante il loro sviluppo, ha proposto l’esistenza di una crisi di vita che si verifica a questa età. Il conflitto che ha associato alla giovane età adulta è la crisi di Intimità contro Isolamento. Secondo Erikson, dopo aver stabilito un’identità personale nell’adolescenza, i giovani adulti cercano di formare relazioni intense, di solito romantiche, con altre persone.

Sintomi comuni di una crisi del quarto di vita sono spesso sentimenti di essere “persi, spaventati, soli o confusi” su quali passi fare nella prima età adulta. Gli studi hanno dimostrato che la disoccupazione e la scelta di un percorso di carriera è una delle principali cause di stress o ansia per i giovani adulti. Le prime fasi in cui si vive da soli per la prima volta e si impara a cavarsela senza l’aiuto dei genitori possono anche indurre sentimenti di isolamento e solitudine. Anche la rivalutazione delle proprie relazioni personali strette può essere un fattore, con i malati che sentono di aver superato il loro partner o credono che altri possano essere più adatti a loro.

Recentemente, i millennial sono stati occasionalmente indicati come la Generazione Boomerang o la Generazione Peter Pan, a causa della propensione percepita dei membri a ritardare alcuni riti di passaggio all’età adulta per periodi più lunghi rispetto alle generazioni precedenti. Queste etichette erano anche un riferimento alla tendenza dei membri a tornare a casa dopo il college e/o a vivere con i loro genitori per periodi più lunghi rispetto alle generazioni precedenti. L’alta mescolanza culturale gioca anche una parte enorme di questo processo, con gli asiatici e gli ispanici che tendono a rimanere più a lungo in famiglia nonostante abbiano un reddito alto o basso. Queste tendenze potrebbero anche essere in parte spiegate dai cambiamenti dei fattori sociali esterni piuttosto che dalle caratteristiche intrinseche dei millennial (ad esempio, i livelli più alti di debito dei prestiti studenteschi negli Stati Uniti tra i millennial rispetto alle generazioni precedenti possono rendere più difficile per i giovani adulti raggiungere i tradizionali marcatori di indipendenza come il matrimonio, la proprietà della casa o gli investimenti).

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