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Fealty

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Nell’Europa medievale, il giuramento di fedeltà (tedesco: Lehnseid) era un elemento fondamentale del sistema feudale nel Sacro Romano Impero. Veniva prestato tra due persone, il suddito feudale o lieger (vassallo) e il suo superiore feudale (signore). Il giuramento di fedeltà era di solito effettuato come parte di una cerimonia tradizionale in cui il suddito o vassallo dava al suo signore una promessa di fedeltà e di accettazione delle conseguenze di una violazione della fiducia. In cambio il signore prometteva di proteggere e rimanere fedele al suo vassallo. Questa relazione formava la base della proprietà terriera, nota come feudalità, in cui il sequestro conferito all’affittuario (il vassallo) era così simile al possesso effettivo che era considerato un patrimonio separato descritto come dominio utile, letteralmente “proprietà benefica”, mentre il patrimonio del padrone di casa era definito dominio eminente o superiorità (dominium directum, lit. “

Nel tardo Medioevo, l’investitura e il giuramento di fedeltà erano invariabilmente registrati da un atto; nei tempi moderni questo ha sostituito la cerimonia tradizionale. Quando la distanza geografica tra le due parti era significativa, il signore poteva nominare un rappresentante davanti al quale il giuramento doveva essere prestato.

L’intero contratto, compreso il giuramento di fedeltà, era parte di una cerimonia formale di encomio che creava la relazione feudale.

Il termine è anche usato dagli anglofoni per riferirsi a simili giuramenti di fedeltà in altre culture feudali, come nel Giappone medievale, così come nel moderno crimine organizzato.

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