Articles

Gli amici immaginari durano fino all’età scolare

Posted on

I bambini in età scolare hanno la stessa probabilità di giocare con amici immaginari dei bambini in età prescolare, secondo uno studio pubblicato nel numero di novembre di Developmental Psychology (Vol. 40, No. 6).

Lo studio, condotto dalla psicologa dell’Università dell’Oregon Marjorie Taylor, PhD, e dai suoi colleghi, confuta la saggezza convenzionale che la scuola materna è il momento di punta per tutti i tipi di gioco immaginario, compreso il gioco con i compagni immaginari.

Lo studio è un follow-up di uno studio del 1997 in cui i ricercatori hanno intervistato 152 bambini di 3 e 4 anni, e i genitori dei bambini, e hanno scoperto che il 28% dei bambini ha giocato con un amico immaginario. L’obiettivo dello studio attuale, dice Taylor, era di parlare con quegli stessi bambini tre anni dopo per scoprire cosa era successo a quei compagni immaginari e sapere se i bambini ne avevano creati di nuovi.

Lei e i suoi colleghi si aspettavano di trovare che il numero complessivo di amici immaginari fosse diminuito. Invece, hanno scoperto che dei 100 bambini che hanno preso parte al follow-up, il 31% aveva un amico immaginario all’età di 6 o 7 anni.

“Siamo stati decisamente sorpresi”, dice Taylor.

I ricercatori hanno, tuttavia, trovato alcune differenze tra i bambini all’età di 3 o 4 anni e all’età di 6 o 7 anni. In primo luogo, solo tre dei 100 bambini stavano giocando con lo stesso amico immaginario che avevano tre anni prima.

Inoltre, nel primo studio c’era un significativo divario di genere – le ragazze erano più propense ad avere amici immaginari rispetto ai ragazzi. Nel secondo studio questo divario è scomparso. Nel primo studio, i bambini erano più propensi ad avere un amico immaginario basato su un oggetto fisico come un peluche preferito, ma nel secondo studio erano più propensi ad avere un compagno puramente immaginario. Nel primo studio, i genitori erano più propensi a sapere che il loro bambino giocava con un compagno immaginario rispetto al secondo studio.

I ricercatori hanno anche indagato se ci fossero differenze tra i bambini che avevano amici immaginari e quelli che non li avevano. Hanno testato i bambini per vari tipi di comprensione sociale, comprensione emotiva e personalità, e hanno trovato pochissime differenze.

Taylor dice che i nuovi risultati sono coerenti con la sua idea che la fantasia e gli altri immaginari giocano un ruolo importante nella vita delle persone – dall’infanzia all’età adulta. Infatti, lei e i suoi colleghi stanno parlando con gli scrittori di fiction delle loro relazioni con i personaggi dei loro libri, che Taylor ritiene possano essere in qualche modo analoghe alle relazioni dei bambini con gli amici immaginari.

“A volte la gente crede che se i bambini, in particolare i più grandi, hanno un amico immaginario, allora significa che c’è qualcosa di sbagliato – come se il bambino è timido e non ha “veri amici””, dice Taylor. “Ma in realtà è abbastanza normale avere un amico immaginario.”

–L. WINERMAN

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *