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Il Mercante di Venezia

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Creazione dell’opera

La creazione del Mercante di Venezia può essere datata tra il 1596 e il 1598. Shakespeare deve aver scritto l’opera entro l’estate del 1598, dato che è stata iscritta nel registro degli Stationers il 22 luglio 1598. L’atto 1 scena 1 del Mercante di Venezia contiene un’allusione al “ricco Andrea attraccato nella sabbia”, che è stato accettato come un riferimento al San Andrés, una nave spagnola catturata durante la spedizione a Cadice nel 1596. La notizia di questa impresa raggiunse la corte il 30 luglio 1596, quindi Shakespeare non avrebbe potuto scrivere Il mercante di Venezia prima di quella data.

Prestazioni iniziali

Il frontespizio del primo quarto, pubblicato nel 1600, descrive Il mercante di Venezia come “diuers times acted by the Lord Chamberlaine his seruants”. L’opera è stata anche menzionata da Francis Meres in Palladis Tamia, pubblicato nel 1598, indicando che era già nota al pubblico a quel tempo. Il Mercante di Venezia fu probabilmente rappresentato per la prima volta dai Lord Chamberlain’s Men al Teatro. La prima rappresentazione registrata non fu fino al 10 febbraio 1605, martedì grasso, quando Il mercante di Venezia fu dato dagli uomini del re a corte davanti al re Giacomo I. Il re ordinò una seconda rappresentazione per il martedì successivo.

Pubblicazione in quarto e in folio

Il mercante di Venezia apparve in cinque edizioni prima del 1642.

  • Primo quarto, 1600. Stampato da un manoscritto molto vicino all’autografo di Shakespeare, forse una discreta copia dalle sue carte intime.
  • Secondo quarto, datato 1600 sul frontespizio ma pubblicato nel 1619. Stampato dal primo quarto, apparentemente con alcune modifiche editoriali.
  • Primo foglio, 1623. Stampato dal primo quarto. Potrebbe essere stato consultato anche un manoscritto teatrale, per l’aggiunta di divisioni di atti e nuove direzioni di scena.
  • Secondo foglio, 1632. Stampato dal primo foglio.
  • Terzo quarto, 1637. Stampato dal primo quarto.

Il Mercante di Venezia fu iscritto dallo stampatore James Roberts nel registro degli stampatori il 22 luglio 1598. Roberts trasferì l’opera a Thomas Heyes il 28 ottobre 1600. Il primo quarto apparve nel 1600, stampato da James Roberts per Thomas Heyes.

Il secondo quarto apparve con l’impronta ‘printed by I. Roberts’ datato 1600. Era, infatti, uno di un gruppo di 10 opere stampate da William Jaggard per Thomas Pavier nel 1619. Questi erano apparentemente destinati a formare una collezione di opere attribuite a Shakespeare. I King’s Men potrebbero aver protestato contro le intenzioni di Pavier, poiché il Lord Ciambellano scrisse successivamente alla Stationers’ Company chiedendo che non venissero più stampate opere di loro proprietà se non con il loro consenso. Il terzo quarto apparve nel 1637, stampato da Marmaduke Parsons per Laurence Heyes, figlio di Thomas Heyes.

British Library copies of The Merchant of Venice contiene descrizioni bibliografiche dettagliate di tutte le copie in quarto dell’opera.

Fonti di Shakespeare

Diverse fonti furono importanti per la creazione del Mercante di Venezia.

  • Ser Giovanni Fiorentino, Il Pecorone (1558). Shakespeare potrebbe aver basato la sua opera direttamente sulla storia italiana, o forse ha usato una versione inglese perduta che seguiva l’originale più da vicino di qualsiasi altra ora conosciuta.
  • Una nuova canzone: Shewing the Crueltie of Gernutus a Iew (data sconosciuta). Questa ballata potrebbe aver contribuito al linguaggio di Shakespeare nel Mercante di Venezia.
  • Anthony Munday, Zelauto. The Fountaine of Fame (1580). Il libro 3 di quest’opera può aver influenzato il linguaggio di Shakespeare. Sembra anche che gli abbia dato il personaggio di Jessica, la figlia di Shylock.
  • Le Silvain, tradotto da Lazarus Pyott, The Orator (1596). Shakespeare potrebbe aver preso da quest’opera alcuni degli argomenti di Shylock nella scena del processo (atto 4 scena 1).
    Shylock and the pound of flesh, Le Sylvain
    Shylock and the pound of flesh, Le Sylvain, The Orator, 1596. British Library, 11396.aaa.19, p.401. Immagine più grande
  • Christopher Marlowe, L’ebreo di Malta (rappresentato per la prima volta intorno al 1589 ma non pubblicato fino al 1633). I personaggi di Marlowe, Barabas, l’ebreo di Malta, e sua figlia Abigail, hanno apparentemente influenzato Shylock e Jessica in The Merchant of Venice.
  • A Record of Auncient Histories, intitolato in latino: Gesta Romanorum (1595). La storia 32 di questa edizione tradotta e ‘ora nuovamente pervasa e corretta da R. Robinson’ potrebbe essere stata la fonte di Shakespeare per la scelta degli scrigni imposti ai pretendenti di Porzia.

Storia dell’opera

Nota: i link qui sotto vi porteranno alla pagina del quarto dove inizia ogni atto, secondo le edizioni moderne standard. Il quarto mostrato per ogni opera è sempre il più antico nella collezione della Biblioteca – a meno che non si tratti di un quarto “cattivo”, nel qual caso è il primo quarto “buono”.

Il Mercante di Venezia è ambientato a Venezia e nella casa di Porzia a Belmont.

(Atto 1) Bassanio dice al suo amico Antonio, un mercante di Venezia, che è innamorato di Porzia e vuole sposarla. Antonio accetta di prendere in prestito del denaro, in anticipo sui profitti che si aspetta da un’impresa commerciale, per pagare il vestito di Bassanio a lei. A Belmont, Porzia valuta i suoi pretendenti, favorendo solo Bassanio. Essi devono scegliere tra tre scrigni, uno d’oro, uno d’argento e uno di piombo, per conquistarla. Antonio e Bassanio firmano un accordo con Shylock, un ebreo, per prendere in prestito del denaro da lui. Il vincolo sarà una libbra di carne di Antonio.

John Gielgud come Graziano, ‘Lasciatemi fare il buffone’,
Ascolta Il Mercante di Venezia. Atto I, scena 1. British Library Sound Archive, 1931

(Atto 2) Il primo dei pretendenti di Porzia, il principe del Marocco, arriva a Belmont. Jessica, la figlia di Shylock, è innamorata del cristiano Lorenzo e fugge con lui. Il principe del Marocco sceglie lo scrigno d’oro, e non riesce a conquistare Porzia in matrimonio. Il suo secondo pretendente, il principe d’Aragona, sceglie lo scrigno d’argento e anche lui non riesce a conquistarla.

(Atto 3) Shylock scopre la fuga della figlia con Lorenzo. Viene a sapere del naufragio delle navi di Antonio e della sua imminente rovina. Bassanio fa il suo vestito a Porzia. Sceglie lo scrigno di piombo e la conquista come sua sposa. Bassanio viene a sapere della rovina di Antonio e racconta immediatamente a Porzia del suo debito, e del legame tra Antonio e Shylock. Porzia promette di pagare il debito. Shylock insiste per ricevere la sua obbligazione, la libbra di carne di Antonio.

(Atto 4) Davanti al tribunale veneziano, Shylock chiede come obbligazione una libbra di carne di Antonio. Entra Porzia, travestita da giovane dottore in legge. Consiglia a Shylock di essere clemente. Quando lui rifiuta, lei giudica che ha diritto alla sua obbligazione, ma solo se non versa il sangue di Antonio nel prenderla. Giudica inoltre che il patrimonio di Shylock è decaduto perché ha cercato la vita del cittadino veneziano Antonio. Shylock lascia la corte sconfitto e rovinato. Bassanio non ha riconosciuto Porzia. Offre un pagamento per i suoi servizi, ma lei gli chiede il suo anello e lui glielo dà.

Ellen Terry come Porzia, ‘The quality of mercy is not strain’d’,
Ascolta Il mercante di Venezia. Atto 4, scena 1. British Library Sound Archive, 1911

(Atto 5) Porzia torna a casa a Belmont, seguita da Bassanio e Antonio. Costringe Bassanio a confessare di aver dato il suo anello al dottore che ha difeso Antonio. Lei gli restituisce l’anello, dicendogli che era la giovane dottoressa delle leggi.

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