La storia oscura dell’isola dei conigli del Giappone
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Questo articolo è apparso originariamente su Modern Farmer.
C’è un’isola dove i conigli dominano. Sono ben nutriti, liberi dai predatori, e passano il loro tempo a poltrire facendosi fotografare da umani servili. Dov’è questo paradiso dei conigli?
È una piccola isola nel mare interno di Seto chiamata Ōkunoshima, a due miglia dalla costa della città giapponese di Takehara, nella prefettura di Hiroshima. In questi giorni, però, ci si riferisce più spesso al suo soprannome Usagi Jima, che si traduce in Isola dei Conigli ed è così chiamata per le centinaia di conigli selvatici che la chiamano casa.
È un po’ un mistero come tutti questi coniglietti siano finiti su una piccola isola la cui precedente pretesa di fama (infamia, in realtà) era il luogo dove l’esercito imperiale giapponese produceva migliaia di tonnellate di gas velenoso durante la seconda guerra mondiale in un impianto così segreto che l’isola fu rimossa da tutte le mappe giapponesi. Secondo il New York Times, il veleno – gas di senape, fosgene e altri tipi – fu usato contro soldati e civili cinesi negli anni ’30 e ’40 durante la guerra in Cina, uccidendo circa 80.000 persone secondo alcune stime.