Alcuni animali vanno in letargo perché il cibo scarseggia durante i mesi invernali. Entrando in un lungo sonno profondo, aggirano completamente questo periodo, svegliandosi quando il cibo diventa più abbondante.
Gli orsi sono più comunemente associati al letargo (anche se non sono considerati veri ibernatori, perché la loro temperatura corporea non si abbassa significativamente), ma una varietà di animali approfitta di questo adattamento evoluto, tra cui il topo saltatore, il piccolo pipistrello marrone, il chipmunk orientale, la marmotta e alcune specie di scoiattoli di terra. Almeno un uccello è noto per essere un ibernatore: l’uccello povero, che vive nel Nord America occidentale.
Si ritiene che un composto nel sangue degli ibernatori conosciuto come HIT (Hibernation Induction Trigger) faccia sapere agli animali quando è il momento di prepararsi al letargo. Le giornate più corte, la diminuzione delle scorte di cibo e le temperature più fredde sembrano influenzare l’HIT, anche se l’esatto meccanismo rimane un mistero.
Gli ibernatori tendono a mangiare molto cibo extra in autunno in previsione del loro sonno invernale e a costruire riserve significative di grasso corporeo bianco e marrone per aiutarli. Il grasso bruno fornisce il calore extra del corpo così come l’energia necessaria quando l’animale si sveglia. Alcuni animali immagazzinano anche il cibo nelle loro tane per consumarlo durante i brevi periodi di veglia.
Ibernazione non è affatto come una normale notte di sonno. Infatti, durante il periodo di ibernazione si verificano significativi cambiamenti fisici nel corpo. La temperatura corporea di un animale si abbassa e la respirazione e la frequenza cardiaca rallentano drasticamente. L’effetto può essere così estremo che un animale ibernato può sembrare morto.
Diversi fattori possono influenzare l’ibernazione. Nelle regioni in cui l’inverno è relativamente mite, gli animali possono andare in letargo solo per brevi periodi o non andarci affatto. Durante i periodi di lungo letargo, molti animali si svegliano brevemente per andare in bagno e mangiare uno spuntino prima di addormentarsi di nuovo. Alcune specie di orsi sono uniche in quanto non si svegliano, non mangiano, non bevono e non vanno in bagno durante il periodo di ibernazione, che può durare diversi mesi.