Dalla mia esistenza, Jackie Chan è morto circa sette volte. La prima volta che ho saputo della sua morte avevo circa dodici anni. A quel tempo, era la fine del 2011. Gli unici siti di social media popolari erano Facebook, Twitter e Instagram – che era nuovo nel settore. Uscì la notizia che Jackie Chan era morto in una specie di incidente e la notizia si diffuse in tutta la rete. La pagina Facebook “Jackie Chan 8/17/2011” è diventata virale.
Il termine “fake news” è diventato una sorta di epidemia nel mondo in cui viviamo oggi. Viviamo in una società in cui i bot sono programmati per sputare bugie, i social media garantiscono alle persone l’accesso a informazioni più rapide, e i normali civili agiscono come giornalisti. È pericoloso. Sta diventando più facile ottenere informazioni sbagliate. Se le persone non hanno l’abilità o la volontà di fare le proprie ricerche su ciò che incontrano, potrebbero anche non sapere nulla. Con i nuovi progressi tecnologici come l’intelligenza artificiale (AI), le “fake news” possono essere in qualsiasi forma. L’AI permette alle persone di creare video in cui qualcuno sta dicendo qualcosa che non ha detto. Se un civile facesse un video AI del presidente che fa minacce a un altro paese, questo potrebbe mettere in pericolo molte persone. È molto probabile che un altro paese possa scegliere di attaccare a causa di quel video.
Il fatto che il termine “fake news” sia diventato parte del nostro vocabolario come società è una grande cosa. Più persone sono consapevoli che tutto ciò che vedono su internet non è reale. Come società, è importante denunciare coloro che diffondono fake news per manipolare le persone e pensare prima di postare. Penso che lo dobbiamo a Jackie Chan. È stato ucciso abbastanza.