San Beda il Venerabile

La storia di San Beda il Venerabile

Bede è uno dei pochi santi onorati come tali anche durante la sua vita. I suoi scritti erano così pieni di fede e di sapere che, anche quando era ancora vivo, un concilio della Chiesa ordinò che fossero letti pubblicamente nelle chiese.

In giovane età, Beda fu affidato alle cure dell’abate del monastero di San Paolo, a Jarrow. La felice combinazione di genio e l’istruzione di monaci eruditi e santi, produsse un santo e uno studioso straordinario, forse il più eccezionale del suo tempo. Era profondamente versato in tutte le scienze del suo tempo: la filosofia naturale, i principi filosofici di Aristotele, l’astronomia, l’aritmetica, la grammatica, la storia ecclesiastica, le vite dei santi e soprattutto la Sacra Scrittura.

Dal momento della sua ordinazione sacerdotale a 30 anni – era stato ordinato diacono a 19 – fino alla sua morte, Beda fu sempre occupato a imparare, scrivere e insegnare. Oltre ai molti libri che copiò, ne compose 45, compresi 30 commentari ai libri della Bibbia.

La sua Storia Ecclesiastica del Popolo Inglese è comunemente considerata di importanza decisiva nell’arte e nella scienza della scrittura storica. Al momento della morte di Beda si stava concludendo un’epoca unica: Aveva compiuto il suo scopo di preparare la cristianità occidentale ad assimilare il nord barbaro non romano. Beda riconobbe l’apertura di un nuovo giorno nella vita della Chiesa proprio mentre stava accadendo.

Anche se era ricercato da re e altri notabili, persino da papa Sergio, Beda riuscì a rimanere nel suo monastero fino alla sua morte. Solo una volta uscì per qualche mese per insegnare nella scuola dell’arcivescovo di York. Beda morì nel 735 pregando la sua preghiera preferita: “Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come in principio, così ora e per sempre.”

Riflessione

Anche se la sua Storia è la più grande eredità che Beda ci ha lasciato, il suo lavoro in tutte le scienze, specialmente nella Scrittura, non dovrebbe essere trascurato. Durante la sua ultima quaresima, Beda lavorò ad una traduzione del Vangelo di San Giovanni in inglese, completandola il giorno della sua morte. Ma di questo lavoro “per spezzare la parola ai poveri e agli ignoranti” oggi non rimane nulla.

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