di origine americano-inglese, la frase colloquiale bright-eyed and bushy-tailed significa sveglio e vivace.
Ha avuto origine dall’immagine convenzionale di uno scoiattolo o di un altro animale sano e vivace; la seguente, per esempio, è tratta da A Bunch of Golden Rod, pubblicata su The Daily Picayune (New Orleans, Louisiana) di domenica 4 novembre 1888:
La stagione della caccia si era appena aperta, e il mio cuore era una ferita aperta che sanguinava di nuovo ad ogni scoppio del fucile del cacciatore che abbatteva uno degli scoiattoli grigi dalla coda folta che vivono nelle nostre querce e noccioli; graziose, morbide, piccole creature dagli occhi brillanti che prendono solo con gratitudine ciò che Dio ha fatto per loro, una ghianda o una noce.
Il 3 dicembre 1916, il Minneapolis Sunday Tribune (Minneapolis, Minnesota) pubblicò nella sua sezione bambini una storia intitolata Tommy Snooks e Bessie Brooks, contenente:
Hanno giocato insieme tutto il pomeriggio e quando fu il momento per Bessie di andare a casa Tommy camminò lungo la strada con lei. Quando arrivarono alla vecchia quercia ci fu un fruscio di foglie marroni e cosa pensate che uscì di corsa dall’ufficio postale e salì sull’albero? Il carissimo piccolo scoiattolo dagli occhi brillanti e dalla coda folta. Correva così veloce che Bessie e Tommy potevano vedere solo la sua coda cespugliosa.
Similmente, quanto segue è tratto da The Philadelphia Inquirer (Philadelphia, Pennsylvania) di lunedì 29 novembre 1920:
Mr. Bright-Eyed, Bushy-Tailed, Soft-Coated Gray Squirrel
sede in alto nella sua torre senza foglie, ridendo degli ultimi pettirossi che lasciano i loro vecchi rifugi tra gli alberi della foresta per fare il loro lungo volo verso sud. Quando arriva l’inverno, si nasconde e dorme nel suo comodo deposito di cibo nella cavità dell’albero, dove ha una buona scorta di noci e granaglie che gli durano fino a quando la neve e il freddo se ne sono andati.
Ma il signor Scoiattolo è un vecchio egoista che non si preoccupa di condividere le sue cose buone, nemmeno nei periodi di vacanza.
La collocazione di bright-eyed e bushy-tailed è stata usata per descrivere altri animali; nel seguente da The Democratic Herald (Charleston, Mississippi) di giovedì 22 maggio 1902, questi aggettivi qualificano un coniglio:
Mr. Charles H. Broome, di Memphis, ha con sé un eccellente fucile da tiro, con il quale abbatte a terra sia “uccelli dell’aria che bestie del campo”. Alcune sere fa è uscito armato del bellissimo esemplare dell’arte degli armaioli, intento a procurarsi gli ingredienti per uno stufato di Brunswick, ed è tornato in un tempo incredibilmente breve, avendo ucciso tre bei rettili grassi, un coniglietto dagli occhi brillanti e dalla coda folta, e un pollo appartenente a uno dei suoi vicini.
E, in The Pittsburg Post (Pittsburgh, Pennsylvania) di domenica 17 aprile 1904, Ernest Harold Baynes descrisse una “piccola volpe rossa” come un
furbacchione dagli occhi brillanti, dal naso acuto e dalla coda folta.
Il primo uso figurativo di bright-eyed and bushy-tailed che ho trovato è da Lively Lifeboat, pubblicato su The Sunday Sun (Baltimora, Maryland) del 28 luglio 1940:
Sotto ad Arundel Cove l’altro giorno la Guardia Costiera ha testato questa nuova scialuppa di salvataggio interamente in metallo saldata, autoraddrizzante e autosvuotante in presenza di un consiglio di prova. Qui viene girata in modo che possa mettersi in mostra per l’esperto nautico in visita.
Non c’erano mani per abbandonare la nave, ma solo per stare a guardare cosa succede. Sopra la barca va sotto le sollecitazioni della gru e poi torna su con gli occhi lucidi e la coda a batuffolo, facendo un recupero completo in cinque secondi.
In The Fauna Of Texas, pubblicato su The Evening Sun (Baltimora, Maryland) di lunedì 24 gennaio 1944, Caroline Shelton usava la frase in modo giocoso applicandola ai serpenti a sonagli, e la confondeva con il sinonimo full of beans:
Il freddo, quando arriva, ha un vantaggio. Scoraggia i serpenti a sonagli. Non che i serpenti a sonagli vadano davvero in letargo, perché con qualche giorno di sole caldo, come a Natale, emergono con occhi brillanti, coda folta e pieni di fagioli.
Un altro primo esempio viene da Smiling Jack, un fumetto di Zack Mosley (1906-93), pubblicato su The Salt Lake Tribune (Salt Lake City, Utah) di martedì 28 marzo 1944:
Mio, ma oggi hai gli occhi lucidi e la coda cespugliosa, Wagon-Wheels!
Sì, signore – Ora che possiamo andare a Ridgeville, potrò incontrare il piccolo torrione con la sua dolce voce.