Stola, paramento ecclesiastico indossato da diaconi, preti e vescovi cattolici romani e da alcuni ecclesiastici anglicani, luterani e altri protestanti. Una fascia di seta larga da 2 a 4 pollici (da 5 a 10 centimetri) e lunga circa 8 piedi (240 centimetri), è dello stesso colore dei paramenti principali indossati per l’occasione. Alcuni ecclesiastici protestanti indossano stole con colori o simboli che non sono conformi ai colori liturgici. Il diacono cattolico romano la indossa sulla spalla sinistra con le estremità unite sotto il braccio destro; i sacerdoti e i vescovi la indossano intorno al collo con le estremità appese verticalmente, eccetto che i sacerdoti incrociano le estremità davanti quando indossano l’alba. Nella Chiesa cattolica romana è un simbolo di immortalità. È generalmente considerato il distintivo unico del ministero ordinato e viene conferito al momento dell’ordinazione.
Le sue origini sono oscure, ma probabilmente deriva da un fazzoletto o una sciarpa secolare usata come simbolo di rango. Nel IV secolo era indossato come paramento dai diaconi nelle chiese orientali, e fu adottato un po’ più tardi in Occidente. Originariamente chiamato orarium o orarion, era probabilmente destinato a pulire la bocca. Il termine latino stola entrò in uso nel IX secolo.
Nelle chiese orientali il paramento equivalente è l’epitrachelion indossato dai sacerdoti e l’orarion indossato dai diaconi.
La stola è anche una lunga sciarpa di stoffa o pelliccia indossata dalle donne sulle spalle con le estremità che pendono davanti. Probabilmente si è sviluppata da un lungo indumento esterno simile a una tunica indossato dalle matrone nell’antica Roma.