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The National Archives Learning Curve | Power, Politics and Protest | Chartists

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Alcuni oppositori del movimento temevano che i Chartisti non fossero solo interessati a cambiare il modo in cui veniva eletto il Parlamento, ma che volessero davvero mettere a soqquadro la società iniziando una rivoluzione. Pensavano anche che i Chartisti (che dicevano di disapprovare la protesta violenta) stessero fomentando un’ondata di disordini in tutto il paese. Il 4 novembre 1839, 5.000 uomini marciarono a Newport, nel Monmouthshire, e tentarono di prendere il controllo della città. Guidati da tre noti cartisti (John Frost, William Jones e Zephaniah Williams), si riunirono fuori dal Westgate Hotel, dove le autorità locali stavano temporaneamente trattenendo un certo numero di potenziali facinorosi. Le truppe che proteggevano l’hotel aprirono il fuoco, uccidendo almeno 22 persone e ponendo fine bruscamente alla rivolta. Preston nel Lancashire fu teatro di rivolte nel 1842.

Il sostegno al Cartismo raggiunse il suo apice nei periodi di depressione economica e di fame. Ci furono rivolte a Stockport, a causa della disoccupazione e della quasi fame, e a Manchester, dove i lavoratori protestavano contro i tagli salariali, chiedendo “una giusta paga per una giusta giornata di lavoro”. I “Plug Plots” furono una serie di scioperi nel Lancashire, nello Yorkshire, nelle Midlands e in alcune parti della Scozia che ebbero luogo nell’estate del 1842. I lavoratori rimossero le spine dalle caldaie per fermare i macchinari della fabbrica. I tagli salariali erano il problema principale, ma il sostegno al Cartismo era anche forte in questo periodo.

Anche se il movimento Chartista finì senza raggiungere i suoi obiettivi, la paura di disordini civili rimase. Più tardi nel secolo, molte idee Chartiste furono incluse nei Reform Acts del 1867 e del 1884.

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