Nella metà e alla fine del XIX secolo, la penisola fu acquistata e trasformata in una vasta tenuta da John Brewer, che vi allevava il bestiame. Nel 1889, Brewer incaricò il noto architetto paesaggista Frederick Law Olmsted di progettare una suddivisione residenziale. Il progetto fu realizzato e le strade e gli alberi furono sistemati, ma le case non furono mai costruite.
Il sito fu proposto nel 1945 come sede delle nascenti Nazioni Unite, ma fu scelta New York City. A metà degli anni ’60, la Boston Edison considerò la possibilità di costruire una centrale nucleare a World’s End, ma costruì invece la Pilgrim Nuclear Generating Station 25 miglia (40 km) più a sud.
Nel 1967, grazie alla generosità di Wilmon Brewer, i due terzi settentrionali della penisola di World’s End furono acquistati dai Trustees of Reservations e aperti all’uso pubblico. Nel 1996, fu resa parte della Boston Harbor Islands National Recreation Area, ma i fiduciari continuano a gestire il sito.
Il racconto “World’s End” di Clare Beams è ispirato ai rapporti di Olmsted con il paesaggio, anche se il ruolo di architetto è svolto da una persona più giovane e senza nome.